A.S.D. Nordic Walking Asti

L’aspetto medico del Nordic Walking a cura del Dott. Dalla Corte sul bollettino Ordine Provinciale dei Medici

lunedì 04 novembre 2019
Il Bollettino dell’Ordine provinciale dei medici, chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Belluno, nel nr. 2 del 2014 dedica grande visibilità all’articolo del Dott.Giuseppe Dalla Corte, istruttore Federale Fidal e Sinw di Nordic Walking

BOLLETTINO  DELL’ORDINE  DEI MEDICI DELLA PROVINCIA DI BELLUNO 

 IL NORDIC WALKING (CAMMINATA NORDICA).

 Dott. Giuseppe Dalla Corte Dirigente Medico U.O.C. di Recupero  Rieducazione Funzionale. ASL n° 2 Feltre

Istruttore della Scuola Italiana Nordic Walking.

Nella prefazione  al libro  di Pino Dellasega ”Emozione Nordic Walking” il campione olimpionico  Franco Nones  vincitore della 30 Km   nel 1968 a Grenoble, definisce   il Nordic Walking (NW) “disciplina sportiva…..con un movimento che va ben oltre il solo muovere passi e spingere su bastoncini..” Infatti  per i molti praticanti è una disciplina  di semplice apprendimento, economica, socializzante, da praticare all’aria aperta, efficace  nel migliorare il proprio stato di salute.

Anche  la scienza medica se ne sta occupando già  da qualche anno per  valutare  gli effetti benefici sulla salute  e le potenzialità del NW come    risposta alla domanda di  salute pubblica nella   prevenzione   primaria e secondaria.

Scopo di questo articolo  è descriverne    la storia,  la tecnica di esecuzione e i risultati  in  letteratura  medica.

LA STORIA.   Il NW nasce negli anni 30  in Finlandia  come allenamento durante la stagione estiva per gli atleti fondisti (veniva chiamato “ski walking”), che semplicemente  applicavano la tecnica del fondo nella camminata. Lo stesso Franco Nones    negli anni 60 se ne servì chiamando l’allenatore svedese  Bengt Nillson.

Negli anni successivi il maggior  impulso venne   dalla associazione  finlandese  Suomen Latu  nella persona del dott. Tuomo Jantune che ne intuì  tutte le potenzialità. Solo nel 1997  si delineò  il nordic walking moderno:Marko Kantaneva studente di educazione fisica  descrive  la tecnica del movimento  in un opuscolo  divulgativo della  associazione  finlandese per la salute  pubblica  ( “Latu ja Polku), mentre la ditta Exel  produce i primi bastoncini per questa disciplina. Da allora iniziò  un aumento esponenziale di praticanti sia in Finlandia che  nei Paesi limitrofi (Norvegia, Svezia, Danimarca, Germania) per  diffondersi progressivamente  anche nel resto d’Europa. Si stima ora che vi siano   circa 8 milioni di persone nel mondo  a praticare    il NW.

In Italia vi sono tre associazioni  attive  in questa disciplina: l’ ANI, l’ANWI e soprattutto la SINW (Scuola Italiana di Nordik Walking) con i suoi 2200 istruttori sparsi in tutta Italia che promuovono  costantemente  la camminata nordica, tra i quali mi piace ricordare i campioni olimpionici Debora Compagnoni e  Pietro Piller  Cottrer.

LA TECNICA  E’ una camminata  naturale, a passo alternato,che si avvale dell’uso di due bastoncini  nei quali  l’elemento distintivo è il   lacciolo che fascia la mano come un guanto e permette l’attacco continuo al polso. In questo modo si associa  ad ogni passo  una  spinta, attraverso un   ampio movimento   con gli arti superiori.Nella fase di appoggio  del bastoncino al terreno   vi è la chiusura della mano sulla impugnatura  che poi viene gradualmente aperta  durante tutta  la fase  di spinta. Inoltre il sistema di aggancio-sgancio del lacciolo è immediato e usufruibile a seconda delle necessità (“click and go”).

Con l’apprendimento della  tecnica  si recupera  una    rullata  completa del piede, un assetto posturale   che può migliorare le  fisiologiche curve sagittali del rachide, si favorisce una miglior   coordinazione  tra arti superiori e inferiori e  si aumenta il   reclutamento  dei gruppi muscolari. A ciò  si aggiungono tutti gli effetti benefici  derivanti  dal praticare  una attività fisica.

Per  poter  eseguire una corretta tecnica e   quindi avvalersi  di tutti i benefici  della camminata nordica, se ne  consiglia la pratica su  terreni che  abbiano una pendenza  massima  intorno al  6%.E’ opportuno  l’apprendimento tramite  un  istruttore  dedicato.

COSA DICE LA LETTERATURA MEDICA   La ricerca degli articoli è stata effettuata  con il motore di ricerca Pub Med.

COMPARAZIONE TRA NORDIC WALKING,WALKIG e JOGGING Molti studi si sono  orientati  alla  comparazione tra  Nordic Walking,(NW), Walking (W) e  Jogging(J).

Tschentscher   in una review  del 2013 comprendente  sedici RTC per un totale di 1062 pazienti e 11  studi osservazionali con 831 pazienti, ha evidenziato come  il  NW eserciti  maggiori  effetti benefici a breve e a lungo termine  sulla frequenza cardiaca, sulla pressione arteriosa, sul consumo massimo di ossigeno (VO2max) e  sulla  qualità della vita   rispetto al cammino (W) e, per alcuni endpoit rispetto alla corsa (J), mentre  Schiffer ha dimostrato   come  l’aumento del  dispendio energetico prodotto dal NW  è da  attribuirsi ad  maggior attivazione muscolare globale che aumenta se  praticata su terreno erboso e verificata tramite un aumento dei consumi di ossigeno.

Alle stesse conclusioni era giunto  Church TS  già nel 2002, evidenziando  nei praticanti del NW un aumento significativo del consumo di ossigeno e  del dispendio calorico associato a  una riduzione della frequenza cardiaca  sia per gli uomini che per le donne, senza  modificare   lo sforzo percepito valutato con  scala Borg RPE (rating of perceived exertion).  Inoltre, a  fronte di un maggior carico biomeccanico sugli arti inferiori(articolazione  ginocchio  e  tallone) vi era  un miglioramento  dell’ampiezza  del movimento dell’anca (ROM range of mtion)(Kleindienst FI e al.) e   una riduzione  della pressione metatarsale favorendo prevalentemente i metatarsi centrali ( Hansen L e al).

TurK Z. e al. nel 2007 e Takeshima N. nel 2013 hanno messo in  risalto  come  il NW  sia  una forma di attività fisica   più efficace della  camminata senza bastoncini  nelle persone anziane. Kukkonen  invece non trova differenze tra NW e cammino al termine dello studio che ha coinvolto 121 donne anziane per 13 sttimane:  entrambe le modalità hanno portato  vantaggio sulla  salute fisica ed erano fattibili e sicure .

ANZIANI E ATTIVITA’ FISICA.  L’attività  fisica è  riconosciuta come un fattore  importante nel  ridurre i processi di invecchiamento mantenendo  una  adeguata efficienza fisica e mentale, che si traduce  nella  conservazione della  autosufficienza  e dell’ autostima. Inoltre, modificando i principali fattori di rischio legati alla sedentarietà, si prevengono     le  malattie cardiovascolari, metaboliche e neoplastiche concorrendo alla riduzione della spesa sanitaria.

La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità  ha dichiarato che “l’inattività fisica risulta essere  causa di malattie che portano  a circa 2 milioni di morti  nel mondo ogni anno”. L’ ACSM (American College of Sport Medicine) e la AHA(American Heart Association) hanno pubblicato  nel 2009 una sostanziosa  revisione della letteratura  mondiale sulla attività fisica per gli anziani fornendo   raccomandazione sulla intensità, frequenza  e tempi di applicazione. Anche l’ Europa,  attraverso il Programma europeo di attività fisica adattata  ha voluto offrire le proprie indicazioni.

Parkatti T, in uno studio  randomizzato, ha dimostrato  che il NW ha effetti favorevoli sulla capacità funzionale delle persone anziane sedentarie  e può essere una forma  di esercizio fisico adatto a loro. Figueriredo S   ha evidenziato  che la camminata nordica (NW) è più efficace  del cammino  nel migliorare la velocità di andatura tra le persone anziane, mentre Mikalacki M, ha sottolineato che   NW induce  valori più  alti dell’indice di fitness e di VO2max rispetto al gruppo di controllo   riducendo al contempo   la pressione  arteriosa  sisto-diastolica  e la frequenza cardiaca. WendlovaJ  attraverso la valutazione biomeccanica  della camminata nordica, la propone come attività fisica per paziente  anziani con  frattura vertebrale.

Il MAL DI SCHIENA.  Alcuni studiosi si sono interessati al NW  per valutare se questo tipo di attività fisica potesse essere proposta ai pazienti con lombalgia.Gli studi non sono definitivi. Segnalo questo studio  di  Hartvigsen J e coll,  randomizzato, comprendente   un significativo numero di pazienti.  Sono stati reclutati un  totale di 151 pazienti con lombalgia  (scala VAS numerica > 3) associato a dolore  irradiato  agli arti inferiori. Dopo il trattamento   ambulatoriale  di back school sono stati divisi in tre gruppi A) gruppo  che ha appreso  la camminata nordica  sotto la supervisione di un istruttore specializzato per due volte a settimana per otto settimane B ) gruppo  che   ha ricevuto l’ istruzione in   un’ora  per apprendere le basi  della camminata nordica con un istruttore specializzato seguita dal consiglio di eseguire il nordic walking a casa  a piacimento   per otto settimane C ) gruppo  che ha ricevuto   informazioni individuali con il  consiglio di rimanere attivi e di mantenere il livello di funzione quotidiana  raggiunto durante il trattamento riabilitativo. Misure di outcome: scala per  il dolore e per la disabilità utilizzando il Low Back Pain Rating Scale. E’ stata  monitorata l’ assunzione di farmaci. Non sono state trovate differenze  tra i tre gruppi anche  se    il miglioramento percepito favoriva il primo gruppo NW accompagnandosi  anche a una riduzione  della assunzione di farmaci.

DIABETE E SINROME METABOLICA. L’esercizio fisico  rappresenta uno dei pilastri del trattamento  del diabete mellito perché migliora   la tolleranza  al glucosio  e la sensibilità all’insulina. Inoltre nelle forme metaboliche  riduce il rischio di  sviluppare  la malattia diabetica.

Già nel 2006 la meta- analisi di Thomas DE e al. ( Cochrane Database Syst Rev. 2006 ) dimostrava che l’esercizio fisico migliorava significativamente il controllo glicemico, riduceva il tessuto adiposo viscerale e i  trigliceridi  plasmatici  nelle persone con diabete di tipo 2.anche se non variava il  colesterolo plasmatico.Su queste basi, alcuni studiosi hanno valutato l’impatto del NW sulle sindrome metaboliche  e sul diabete mellito tipo 2. Figard -Fabre H e al. hanno confrontatogli effetti del  Walking (cammino ) versus   Nordic Walking su donne obese. Entrambe le attività hanno ridotto  la formazione di massa corporea  e la  pressione arteriosa  distolica, mentre    con il NW   è aumentato il consumo di ossigeno, si è ridotta la frequenza cardiaca  e lo  sforzo percepito. Altro dato importante: con il NW è rimasto molto alto il tasso di adesione alla attività fisica.

Se consideriamo come parametro di riferimento la riduzione di HbA1c, Gram non evidenzia variazioni con il NW rispetto ad altro esercizio confermando però una  riduzione della massa grassa. Fritz  T e al., in uno studio  randomizzato  includente  pazienti in soprappeso con normale tolleranza glucidica, pazienti con ridotta tolleranza glucidica e diabetici  tipo 2, concludevano  dichiarando che il NW  può essere introdotto in un contesto di assistenza sanitaria di base come attività fisica  a basso costo per persone in soprappeso a normale tolleranza glucidica, favorendo la riduzione della BM (indice di massa corporea) pur non evidenziando ancora  effetti sulla riduzione degli altri rischi cardiovascolari.

PATOLOGIA CARDIOVASCOLARE. Tre  sono gli studi interessanti da segnalare. Nel primo Oakley C  e al.   affermano   che i pazienti con claudicatio  vascolare   trovano giovamento dal NW    migliorando    l’endurance, pur mantenendo  alti carichi  di lavoro;nel secondo  Kocur P e al. con il loro  studio controllato, comprendente    80 uomini arruolati dopo  episodio coronario acuto ( ma   buona tolleranza allo sforzo),evidenziano che il NW  in associazione  con   il trattamento riabilitativo cardiovascolare, può migliorare la capacità di esercizio, la resistenza muscolare degli arti inferiori e la  tolleranza allo sforzo. Nel terzo Keast e al. confrontano  gli effetti  del nordic walking versus  rieducazione cardiologica standard    su pazienti   con insufficienza cardiaca (FE  26.9-30 %). L’outcome primario  valutato: capacità funzionale attraverso il test del cammino ai 6 minuti(6MWT). Risultati: dopo 12 settimane, rispetto al trattamento standard, il NW ha portato a una maggior  capacità funzionale e a ridotti sintomi depressivi. Sul peso corporeo, sulla circonferenza addominale e sul massimo consumo di ossigeno(VO2max)non sono state segnalate differenze tra i gruppi.

FIBROMIALGIA. La fibromialgia è una malattia rara, a prevalenza femminile,  caratterizzata da  dolore diffuso articolare e muscolare, stanchezza, sonno non ristoratore,disfunzioni cognitive e disabilità nelle attività della vita quotidiana (ADL). Il NW è risultato  essere un esercizio aerobico moderato fattibile (due volte la settimana), da proporre ai fibromialgici perché   migliora la capacità funzionale e l’autonomia nelle ADL, anche se non vi sono state variazioni sull’ intensità del dolore Sono stati utilizzati  come outcome  primari  il test del cammino dei 6 minuti( 6MWT) e la scala del dolore Fibromyalgia Impact Questionnaire ( FIQ Pain) e come outcome secondari  la frequenza cardiaca in un test cicloergometro submassimale e la limitazioni di attività. (Jones KD.Mannerkorpi K. Buch AJ)

PATOLOGIA DEPRESSIVA.   Diversi studi di coorte e studi randomizzati e controllati ( RCT) sono stati eseguiti per stabilire l’effetto dell’attività fisica sulla prevenzione e la remissione della malattia depressiva. Tuttavia, una recente meta-analisi di studi randomizzati  hanno mostrato risultati contrastanti .Nello studio RCT di  Kruisdijk FR si esamina l’ effetto di  un esercizio fisico (NW) sui pazienti depressi arrivando  alla conclusione che il NW  può essere una strategia aggiuntiva  efficace per la depressione, per pazienti adulti in cura farmacologia( endpoint principali Hamilton Rating Scale for Depression, parametri metabolici ematici, test cicloergometro sub massimale.

Inoltre  con lo studio osservazionale di  Suija K. viene rafforzata l’idea che il NW è consigliabile a pazienti depressi fisicamente inattivi perché aumenta l’attività fisica quotidiana e migliora lo stato psichico.

MALATTIA DI   PARKINSON. Sono iniziati  alcuni studi randomizzati dopo che  Van Eijkeen FJ  nel suo studio preliminare  del 2008  suggeriva che  la camminata nordica potrebbe fornire un modo sicuro, efficace e divertente per ridurre l’inattività fisica  e migliorare la qualità della vita. In particolare Reuter I ha dimostrato  come il Nordic Walking  sia superiore  a un programma comprendente il  cammino o ad  esercizi di flessibilità e rilassamento (durata  6 mesi,  con tre sessioni di allenamento la settimana), nel migliorare  la stabilità posturale,la lunghezza, la velocità  e lo  schema del passo. Tutti i pazienti del gruppo NW hanno continuato a camminare   dopo aver completato lo studio.

PROTESI D’ANCA.  Lo studio  di Banerjee M e al,partendo dal presupposto che l’ attività sportiva  è ancora possibile dopo protesizzazione di anca,hanno voluto dimostrare che la  scelta dei pazienti vira verso  sport a basso impatto come  il NW o attività fisica come la cyclette,abbandonando gli sport ad alto impatto come jogging, calcio, pallavolo e tennis.

PATOLOGIA RESPIRATORIA CRONICA.  Unico studio randomizzato e controllato.(Breyer MK e al.).Lo  studio  valuta la fattibilità di consigliare  il NW   ai pazienti con BPCO a diversi stadi della malattia cercando  di determinare gli effetti a breve ( tre mesi) e lungo termine ( nove mesi) sulla  attività fisica  quotidiana   misurando i  tempi di sedentarietà   e  la capacità di migliorare  i tempi di percorrenza. Tutti  i pazienti  che  si sono applicati nel NW hanno migliorato  gli endpoint rispetto al gruppo di controllo.Gli autori  concludono  che il NW  è una fattibile , semplice ed efficace modalità di preparazione fisica nella BPCO.

PATOLOGIA ONCOLOGICA.  E’ nota l’importanza di mantenere una adeguata attività fisica  sia  nel periodo del  trattamento che  nel post-trattamento della patologia neoplastica.  Nello studio di Niederer e al. si è valutato l’effetto della attività  fisica, il NW, sulla variabilità della frequenza cardiaca   e sulla qualità della vita (QoL) in pazienti (maschi e femmine malati di cancro).Tre gruppi:  gruppo con attività di NW durante il trattamento acuto, gruppo   con attività di NW  post- trattamento acuto e gruppo di controllo senza attività di NW   in acuto. Sia la frequenza cardiaca che  Il  QoL miglioravano  sensibilmente   nei primi due gruppi.

CONCLUSIONE: Lo stile di vita moderno, con la mancanza  di attività fisica quotidiana,   predispone a malattie croniche  come il diabete, l’ipertensione, le malattie coronariche e le malattie oncologiche  (Karmisholt ). Camminare in NW  potrebbe essere una forma semplice  e sicura  (Knobloch K) per contrastare la vita sedentaria,  ridurre la patologia cronica e i suoi effetti  anche se richiede uno specifico apprendimento della tecnica.

Inoltre  potrebbe essere considerato come un attraente disciplina da offrire alla  sanità pubblica  per  progetti di prevenzione. Resta necessaria la valutazione delle capacità  cardiovascolare,neurologica  e osteoarticolare da parte del medico per escludere  criticità e  controindicazioni.

Per la bibliografia contattare l’autore; e-mail:giuseppe.dalla.corte@alice.it

Articolo tratto dal sito www.nordicwalkingtime.it